Grand Erg Occidentale - Algeria
Dal 3 al 19 Dicembre 2024
Un itinerario inedito per esplorare il Grande Erg Occidentale che prevede un percorso dalla sperduta oasi di Taghit fino a Timimuon e da li una lunga traversata fino a Ghardaia, alla scoperta della grande varietà di dune e paesaggi che offre questo Erg. Per finire poi con la visita delle oasi dello M’zab e di Algeri. Un grande viaggio sahariano che saprà soddisfare anche i viaggiatori più esigenti.
PROGRAMMA DI VIAGGIO
3 dicembre
Marsiglia - Algeri
Partenza da Marsiglia del traghetto per Algeri alle ore 10.00 del mattino.
4 dicembre
Algeri - Chlef - 210 km.
Arrivo Al porto di Algeri, formalità doganali e trasferimento iniziale verso la cittadina di Chlef. (Hotel)
5 dicembre
Chlef - Ain Sefra - 565 km.
Percorriamo la parte nord occidentale dell’Algeria e ci trasferiamo via asfalto ad Ain Sefra, dove pernottiamo. Aïn Séfra è una piccola oasi situata nel sud-ovest dell'Algeria, ai margini del deserto del Sahara, tra le montagne dell'Atlante Sahariano. Conosciuta come la "Porta del Deserto", l'oasi è caratterizzata da paesaggi grandiosi, dove le dune di sabbia si incontrano con le montagne rocciose e le palme verdi spiccano nell'aridità circostante. Aïn Séfra è anche famosa per essere il luogo di sepoltura di Isabelle Eberhardt, un'avventuriera e scrittrice svizzera che visse tra fine Ottocento e inizio Novecento. Eberhardt, nota per aver adottato uno stile di vita nomade e per i suoi racconti sulla vita nel deserto, morì ad Aïn Séfra durante una tragica inondazione nel 1904. La sua tomba, semplice e sobria, è un luogo di pellegrinaggio per coloro che sono affascinati dalla sua vita straordinaria e dal suo spirito libero. (Hotel)
6 dicembre
Ain Sefra - Taghit - 340 km.
Proseguiamo verso sud fino a Béchar e in seguito raggiungiamo la bella oasi di Taghit. L'oasi di Taghit, situata nel sud-ovest dell'Algeria ai margini del deserto del Sahara, è un piccolo paradiso di palme, dune dorate e sorgenti d'acqua. Conosciuta per la sua storica kasbah e le abitazioni tradizionali in mattoni di fango, Taghit offre un contrasto affascinante tra la vastità del deserto circostante e la verdeggiante vita che prospera grazie alle risorse naturali dell'oasi. È un luogo ricco di storia e cultura, con suggestive pitture rupestri e paesaggi mozzafiato. Primo campo tra le dune
7-8-9 dicembre
Taghit -Timimoun - 390 km.
Tre giorni di dune attraverso la parte Ovest dell’Grand Erg Occidentale. Il Grand Erg Occidentale é un'estensione impressionante di dune di sabbia, che copre un'area di circa 78.000 chilometri quadrati, rendendola una delle più grandi distese di dune sabbiose al mondo. Le dune del Grand Erg Occidentale possono raggiungere altezze considerevoli e creano un paesaggio mozzafiato e mutevole, modellato dai venti che soffiano costantemente sulla regione.?All’arrivo a Timimoun ci aspetta una bella birra ghiacciata e il mitico hotel Gourara con una vista spettacolare sulla sebka e sulle dune che la circondano. Non mancheremo una visita al villaggio di Timimoun, conosciuta come la "perla del Gourara" per i suoi paesaggi unici e il fascino tradizionale. Circondata da dune rosse e da un palmeto rigoglioso, Timimoun offre un contrasto spettacolare tra il deserto arido e la vita che prospera grazie alle sue sorgenti sotterranee. La città è caratterizzata da edifici in mattoni di fango rosso, che riflettono lo stile architettonico sudanese e da stradine strette e tortuose. È un luogo ricco di cultura, con tradizioni secolari e un'atmosfera di tranquillità e bellezza senza tempo. (2 campi, 1 hotel)
10-11-12-13-14 dicembre
Timimoun - Gardaia | Traversata del Grand Erg Occidentale - 800 km.
Siamo al centro del viaggio ci aspettano giorni grandiosi dove la solidarietà e l’affiatamento tra gli equipaggi sarà fondamentale per la riuscita della spedizione. Il paesaggio è molto vario, si viaggia dapprima attraverso dune ravvicinate e insidiose che ricordano un po’ quelle Tunisine e in seguito lungo cordoni più ampi. Anche il colore della sabbia cambia più volte, passando dall’arancione al giallo fino al bianco nei tratti finali. Vedremo parecchi pozzi di acqua ancora utilizzati. E' un deserto molto ricco anche dal punto di vista faunistico, con gazzelle, falchi e addirittura, nelle precedenti spedizioni, abbiamo avvistato uno stupendo gufo reale. Procedendo in direzione est ci troveremo a volte a superare ampie vallate ai cui bordi ci sono grandi falesie, sabbia molle e pietre nelle salite che dobbiamo affrontare per raggiungere le sommità. Al quinto giorno di attraversata arriveremo finalmente a Ghardaia. (4 campi, 1 hotel)
15 dicembre
Stop a Ghardaia
Le oasi di Ghardaia si trovano nella regione del M'zab. Queste oasi sono famose per la loro architettura tradizionale, con case in mattoni di fango e moschee dalle linee semplici, spesso dipinte di bianco o pastello. Il paesaggio è caratterizzato da palmeti rigogliosi che contrastano con l'arido ambiente circostante. Ghardaia è anche un importante centro culturale e religioso per la comunità ibadita, che ha conservato usi e costumi unici nel corso dei secoli. L'oasi è riconosciuta come patrimonio mondiale dell'UNESCO per la sua eccezionale conservazione e il suo valore storico.
Ghardaia - Image © Djamal Ramdani
16 dicembre
Ghardaia - Algeri - 610km.
Giornata di trasferimento fino alla capitale. (Hotel)
17 dicembre
Stop ad Algeri
Visita della citta. Algeri, la capitale del Paese, una città affacciata sul Mar Mediterraneo, con un mix affascinante di architettura coloniale francese e influenze arabe. Il suo lungomare, noto come la "Corniche", offre panorami mozzafiato sul mare, mentre il centro storico è ricco di edifici storici, caffè e mercati vivaci. Algeri è una città vibrante e dinamica, che combina modernità e tradizione, con ampi viali e quartieri più antichi che riflettono la sua lunga storia. La Casbah è il cuore storico della città, un labirinto di stretti vicoli, scalinate e antiche case bianche costruite su una collina che domina il porto. Questo quartiere è famoso per la sua architettura tradizionale, con case in stile arabo-mediterraneo, cortili interni e tetti piatti. La Casbah è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'UNESCO per la sua importanza storica e culturale. È un luogo carico di storia, teatro della resistenza durante la guerra di indipendenza algerina, e oggi rappresenta un simbolo dell'identità nazionale. (Hotel)
18 dicembre
Algeri
Partenza della nave alle 13.00.
19 dicembre
Marsiglia
Arrivo della nave alle 19.00.