Da Aqaba a Riyadh

Dal 2 al 18 novembre  2024
Giordania - Arabia Saudita

Un itinerario esclusivo che racchiude tutti gli elementi del nostro immaginario collettivo riguardo il deserto, oltre a spettacolari siti storici e archeologici, accostati al contrasto delle moderne città.

PROGRAMMA DI VIAGGIO

2 novembre
Partenza dall’Italia dei proprietari delle vetture (e di chi desidera passare qualche giorno ad Aqaba) e arrivo ad Aqaba. 

3-4 novembre
Aqaba

Giornate dedicate alle procedure di sdoganamento delle vetture al porto di Aqaba. Il 4 novembre arrivo dei passeggeri. (Hotel)

5 novembre 
Aqaba – Wadi Rum  110 km
Partiamo da Aqaba e iniziamo il nostro viaggio in Giordania, ci dirigiamo su asfalto verso nord. Facciamo tappa alla vecchia stazione di Wadi Rum della ferrovia dell'Hegiaz, una linea ferroviaria che partiva da Damasco e arrivava a Medina. I lavori per la costruzione di questa ferrovia lunga 1'600 km iniziarono nel 1900 da parte dell’impero Ottomano con fondi della Germania e l'inaugurazione  fu il 1º settembre 1908.  In origine la linea doveva arrivare alla Mecca ma venne poi accorciata di 400 chilometri in modo da terminare a Medina. Passata alla storia grazie  alle imprese dell’ufficiale britannico Thomas Edward Lawrence e alla rivoluzione Araba, la ferrovia  durante la prima guerra mondiale fu teatro di numerosi attacchi e sabotaggi da parte delle tribù arabe alleate con i britannici, nell’intento di cacciare gli Ottomani dalla regione. Nel 1918 a meno di vent’anni dall’inizio del progetto la linea divenne inutilizzabile e fu abbandonata.
Arriviamo all’entrata di Wadi Rum e iniziamo a calcare la sabbia rossa che lo caratterizza. Il paesaggio è   formato da gigantesche montagne di granito, basalto e arenaria, che alternano  forme tondeggianti a picchi scoscesi, fino a blocchi enormi che sembrano colate di cera fusa. Si trovano poi canyon  e archi di roccia che la natura ha scolpito a cavallo delle gole. Raggiungiamo la parte sud, dove pernottiamo in un campo tendato. (Campo tendato)

6 novembre
Wadi Rum – Petra   120 km
Colazione al campo e ultimi chilometri nel Wadi Rum, raggiungiamo l’asfalto e proseguiamo verso nord. Saliamo anche di quota fino a raggiungere  1'700 metri per poi ridiscendere a Wadi Musa, la valle che cela al suo interno Petra. (Hotel)

7 novembre
Petra
Giornata dedicata alla visita di Petra. Il famoso  sito archeologico, situato, nel deserto sudoccidentale della Giordania, risale  al 300 A.C. circa e fu la capitale del Regno dei Nabatei. Accessibile tramite uno stretto canyon chiamato Al Siq, contiene tombe e templi scavati in scogliere di arenaria rosa,tanto da farle guadagnare il ​​soprannome di "Città  rosa". Forse la sua struttura più famosa è Al Khazneh, alto 45 m, un tempio con una facciata decorata in stile greco e noto come “Il Tesoro”.
Molto interessante  è anche lo straordinario sistema idraulico di Petra. Costruito nel corso dei secoli, ha permesso a  Petra di svilupparsi in mezzo a un deserto inospitale e diventare uno scalo strategico per le carovane in transito sulle rotte commerciali. 
Per raccogliere l'acqua dolce dalle poche sorgenti disponibili e per trattenere le acque torrenziali che sgorgano dalle montagne nelle valli, gli uomini hanno eretto canali scavati nelle pareti delle montagne, scavato serbatoi nella roccia, costruito dighe, eretto sbarramenti negli  uadi per trattenere l'acqua piovana, e costruito canalizzazioni con tubi di pietra e terracotta. Un tempo disciplinata e conservata, l'acqua veniva utilizzata in terme, ninfei o fontane sacre, piscine e lussureggianti giardini, per offrire a mercanti e viaggiatori un rifugio di pace e freschezza. (Hotel)

8  novembre 
Petra – entrata Arabia Saudita – Hisma Valley  250 km

Lasciamo Petra e ci dirigiamo via asfalto verso sud  in direzione dell’ Arabia Saudita. Terminate le procedure d’entrata abbiamo ancora un tratto di asfalto prima di uscire sulla sabbia. (campo)

9-10 novembre
Hisma Valley – Wadi Disha   300 km

Siamo nella Hisma Valley. Il paesaggio assomiglia molto a quello del vicino  Wadi Rum, con sabbia rossa e imponenti formazioni rocciose, faraglioni di roccia e qualche insediamento beduino. Gli scorci grandiosi che si aprono sono sempre diversi e inaspettati. Rimaniamo costantemente a quote attorno agli 800- 1000 metri. Attraverseremo questa porzione di deserto da est verso ovest e in seguito da nord verso sud fino a raggiungere nuovamente l’asfalto che ci porta poi alle alte gole di Wadi al Disha uno spettacolare canyon di 15 chilometri che si snoda tra le pareti di roccia del  Jebel Qaraqir alte fino a 500 metri. (2 campi)

11 novembre
Wadi Disha – Al Ula  270 km

Siamo nella regione di Tabuk, sicuramente la regione di maggiore interesse di tutta l’Arabia Saudita. Sebbene la regione sia desertica è anche ricca di acqua e di antiche oasi che erano sulla storica via dell’incenso che dallo Yemen, attraverso tutta la penisola arabica, risaliva fino al Mediterraneo. Raggiungiamo  via asfalto l’oasi di Al Ula che ospita il grandioso sito archeologico di Mada’in Saleh, Patrimonio dell’Unesco. (Hotel)

 

12 novembre
Al Ula
Giornata dedicata ad Al Ula  e la zona archeologica di Mada’in Saleh. Siamo in un luogo magico, qui, assieme a Petra in Giordania, i Nabatei hanno raggiunto la massima espressione artistica del loro regno scolpendo oltre 100 enormi tombe nella roccia, veri e propri capolavori scolpiti lungo pareti di montagne o tagliando di netto roccioni isolati nel deserto. La zona archeologica principale è ora visitabile unicamente con un tour guidato della durata di ca. 2 ore. Visiteremo inoltre la città vecchia. (Hotel)

13-14-15 novembre
Al Ula – Nefud – Campo dopo Jubbah   620 km

Puntiamo  verso il deserto del Nefud inizialmente attraverso colline e montagne di arenaria, la  roccia sedimentaria che ci ha accompagnato in ampi tratti di questo viaggio e che è formata da granuli aventi varie dimensioni  a seconda degli eventi che ne hanno determinato l’accumulo durante i millenni. Avremo poi un tratto centrale di questo percorso con scenari più ampi e piatti fino ad arrivare alla parte finale maggiormente caratterizzata da sabbia e dune a ridosso delle montagne che rendono il paesaggio grandioso. 
Arrivo  a  Jubbah, oasi incastonata nel deserto del Nefud e che sorge su un antico lago circondato da grandi affioramenti di arenaria che celano migliaia di incisioni rupestri. Visita del parco delle incisioni rupestri. Iniziamo poi la nostra discesa verso sud. (3   Campi)

 

16 novembre
Campo dopo Jubbah – Unayzah   370 km

Proseguiamo verso Riyadh raggiungiamo Harrat Hutaymah, un cratere vulcanico collassato dalla profondità di 300 metri e in seguito la città di Unayzah che offre in serata la possibilità di visitare il  vecchio mercato di Almsukaf . (Hotel )

17 novembre
Unayzah – Riyadh  360 km

Giornata finale di trasferimento. Raggiungiamo il vecchio villaggio di  Ushaiqer, un insediamento tra i più antichi della regione, che fu  un importante punto di sosta per i pellegrini provenienti da Kuwait, Iraq,  Iran e che si recavano in pellegrinaggio alla Mecca. A fine pomeriggio arrivo  nella capitale Riyadh meta finale di questa prima tappa. I contrasti tra tradizione e modernità rendono questa metropoli molto interessante. Parcheggiamo le nostre auto in un luogo sicuro e custodito fino alla tappa successiva. (Hotel)

18 novembre
Per chi lo desidera è possibile prolungare la permanenza di uno o più giorni nella capitale Riyadh per la visita della città. Altrimenti volo di rientro e arrivo in Italia.
Tra le principali attrazioni di Riyadh abbiamo:
- Il Forte Masmak, simbolo dell’Arabia Saudita, è il  luogo in cui ebbe inizio la storia saudita attuale. Infatti, nel 1902 il Re Abdulaziz fece ritorno dal suo esilio in Kuwait e prese possesso della fortezza, all’epoca sotto il controllo dell’impero ottomano. Da verificare gli orari d’apertura del forte in quanto variano in continuazione.
- Il National Museum of Saudi Arabia è la più grande esposizione museale del paese e ripercorre la storia dell’Arabia Saudita dalla preistoria fino ai giorni nostri.

Il percorso è suddiviso in nove diverse sezioni, le cui più interessanti sono sicuramente quelle dedicate all’origine della vita, l’epoca pre-islamica, l’avvento dell’Islam e la nascita della nazione. Il complesso fa parte del King Abdulaziz Center, una spettacolare struttura modernista costruita per ricordare il primo re saudita.
- Il Kingdom Centre, grattacielo emblema dell’Arabia Saudita moderna è anche il simbolo della città di Riyadh. Situato nel cuore di King Fahd Road, il viale dove si concentrano le attività commerciali della città, è un edificio  decisamente avveniristico ed è stato eletto come miglior grattacielo al mondo per il suo design. È possibile  salire in cima per godere di una vista mozzafiato sulla città!


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