Ciad - Ennedi - Borkou - Laghi Ounianga

CIAD: ENNEDI E BORKOU
Il nordovest ciadiano e le regioni dell'Ennedi e del Borkou, dal 16 novembre  al 1 dicembre 2018                       

Auto, logistica e accompagnatori di African Adventures, guide tebu di Spazi d’Avventura.

Viaggio-spedizione alla scoperta del Sahara più selvaggio: l’Ennedi, regione che comprende tutta la parte nord-orientale del sahara ciadiano oltre a denominare il famoso massiccio montuoso. Caratteristica peculiare di questo sistema di montagne arenacee che si estende per circa 60.000 kmq , sono le sue bizzarre e imponenti formazioni tassiliane che si sviluppano senza soluzione di continuità per centinaia di km dando vita ad un dedalo di canyon, gole e stretti passaggi, che spesso nascondono fresche e limpide guelte. Nella parte meridionale del massiccio raggiungeremo le gole di Archeï: un verdissimo oued si snoda tra torri di arenaria dalle forme bizzarre fino ad addentrarsi nella stretta gola che custodisce la splendida guelta, importantissimo punto d'acqua, in cui sopravvivono alcuni esemplari di coccodrillo nilotico.

Siamo in uno dei luoghi piú affascinanti di tutto il Sahara, ricco di flora e di fauna e intensamente frequentato dai nomadi. Nelle grotte di Archeï e in altri ripari poco lontani, si possono ammirare importanti e originali esempi di archeologia rupestre costituenti una particolare "eccezione stilistica" nel complesso mosaico dell'intera preistoria sahariana. Capoluogo della regione è Fada, caratteristica oasi desertica, costituita da case in banco riunite intorno al forte coloniale francese e al vivace mercato. E poi più a Nord la regione di Ounianga con i suoi laghi che, come per magia affiorano inaspettati tra le dune. Palmeti, falesie di arenaria multicolore, dune gialle e arancioni a picco sull’acqua e gli accampamenti Ounias, fanno da sfondo ad uno dei luoghi più spettacolari e inaspettati del Sahara.

Programma di viaggio.

16 novembre 2018
ITALIA - CIAD
Partenza da Milano del volo per  N’Djamena. 
Arrivo nella capitale del Ciad e pernottamento in Hotel 

17, 18,19, novembre 2018
N'DJAMENA - SALAL - KALAIT
Inizio della spedizione dopo aver espletato le ultime  formalità : si percorrono 80 chilometri di asfalto del circuito fino al villaggio di Massaguet, la pista in direzione settentrionale. Superato il paese di Massakory, si entra nel Bahr el Ghazal, il fiume delle gazzelle, antico emissario del paleochad, che seguiremo verso nord, entrando  nella regione del Kanem. Il paesaggio saheliano è caratterizzato da una varia e rigogliosa vegetazione rappresentata da numerose specie di acacia (Nilotica, Raddiana, Balanites Haegiptiaca), da Callotropis (Meli di Sodoma) e da piccole foreste di palme dum (Hiphaene Tebaica). Le popolazioni sono rappresentate da Kanembou, Peul, Kereda, Daza e Arabi. 

Si prosegue quindi verso nordest, in un sahel molto selvaggio e ricco di animali (gazzelle Dama e Dorcas, otarde, iene e sciacalli). L’ambiente è quasi privo di insediamenti se non le poche tende dei nomadi arabi che vivono di pastorizia e della raccolta di graminacee selvatiche, in una dimensione per noi irreale. La pista, che segue il corso naturale del oued Achim, finisce al villaggio di Oum Chalouba – Kalait. 

LE GOLE DI ARCHEI

20, 21, 22, novembre 2018

Regione di ARCHEÏ
Siamo in una regione ormai desertica, ai confini meridionali dell’Ennedi, abitata dalle popolazioni Gaeda, Tama e Zagawa, allevatori seminomadi. Ci addentriamo in questo massiccio seguendo la direzione del oued Archeï, gigantesco letto di fiume verdeggiante con direzione idrografica Nord-Est Sud-Ovest, costeggiato e delimitato da una magnifica serie di formazioni tassiliane arenacee, che assumono forme stravaganti di castelli e cattedrali lambiti da sinuose lingue di sabbia. 

L'oued, che si snoda per una trentina di chilometri, termina in un grande anfiteatro roccioso e verdeggiante da cui iniziano le vere e proprie gole dell’omonima guelta, punto d'acqua permanente dove è facile incontrare nomadi Tébu con le proprie mandrie di cammelli. Punto d’acqua e fulcro di vita, la millenaria guelta è l’incredibile sede degli ultimi esemplari viventi di coccodrilli sahariani (cocodrilus niloticus), testimonianza di epoche remote. Nell’intera regione di Archeï, immerse in un paesaggio di indimenticabile bellezza, si trovano, sparse qua e là in ripari naturali, considerevoli stazioni di pitture rupestri, eseguite da antiche culture sconosciute che sono arrivate fino a noi lasciandoci il difficile ma divertente compito dell'interpretazione.

23, 24, novembre 2018
FADA - MOURDI - DERBIL

Lungo un percorso che si snoda tra canyon, lingue di sabbia, quinte di roccia tra i Tassili più imponenti di tutto il Sahara, raggiungiamo Fada, prefettura dell’Ennedi. Caratteristico villaggio sahariano costituito da case in banco riunite attorno al vecchio forte coloniale francese e al piccolo mercato, Il nucleo abitato è contenuto in un’oasi verdeggiante con numerose palme da dattero. 

Terminate le formalità burocratiche, si inizia la traversata del massiccio, che ci porterà nel Mourdi, confine del massiccio e inizio di una vasta regione di cordoni dunari e gruppi montuosi isolati. Si prosegue in direzione nord nord-est passando alcuni difficili cordoni di dune per immettersi nel Derbili, altro sistema di dune barcane. Si sta seguendo l’antica pista carovaniera che collegava le saline delle regioni di Ounianga, Demi e Teguedei ai villaggi ciadiani del Sud e alle oasi libiche del Nord.

Le saline di Teguedei [foto © Alberico Barattieri]

25, 26, novembre 2018
DEMI - TEGUEDEI - Laghi di OUNIANGA
L’ Eyo Demi, formazione arenacea rossastra, ci segnala il villaggio di Demi, costituito da pochissime palme e da povere abitazioni in terra. Questo nucleo abitato, situato in un ambiente assolutamente selvaggio ed inospitale, vive sull'esiguo commercio del "sale rosso cristallino", ricavato da saline a cielo aperto con un metodo di estrazione rudimentale, che viene poi portato dalle carovane, soprattutto di Tébu Ounias, nelle oasi del sud e scambiato con generi alimentari di prima sussistenza (miglio, sorgo). Da Demi si piega a ovest verso la falesia di Ounianga Serir, passando per Teguedei, il primo lago del sistema lacustre di Ounianga, sprofondato in una conca sabbiosa circondata da palme e da quinte rocciose.

Sempre verso ovest, si raggiungono i primi laghi dell’oasi di Ounianga Serir. Paesaggio incredibile: laghi circondati da palmeti che spuntano insospettati dalla sabbia, formazioni rocciose di arenaria multicolore dal bianco al rosso e bionde dune che discendono fino all’acqua, costituiscono  una delle visioni più inusuali di tutto il paesaggio sahariano. L’acqua è dolce e affiora dalla sabbia ma data l’alta salinità del terreno i laghi sono molto salati con diverse densità e colorazioni, dal blu al verde, rispettivamente più o meno salati. Un solo lago  è di acqua dolce e qui avremo la possibilità di fare una nuotata: occasione non certo frequente nel Sahara. 

Ounianga Kebir [foto © Alberico Barattieri]

27, 28, 29, 30 novembre 2018
OUNIANGA KEBIR - BICHAGARA - KALAIT - ABECHE - N’DJAMENA
Da Ounianga Kebir ci dirigiamo a sud  verso Kora, una delle porte d’ingresso al massiccio dell’Ennedi. Costeggeremo le magnifiche cattedrali arenacee di Bichagara, isola di pietra ad ovest del massiccio, per poi immetterci nella grande pista che costeggiando l’Ennedi ci condurrà fino ad Abeche, antica capitale del Ciad.

Da Abeche, seguiremo la grande arteria asfaltata che collega il capoluogo della regione del Ouaddai a  N’Djamena. Supereremo i villaggi di Oum Hadjer, Mongo, Bitkine e Ab Toyour attraversando la splendida e vivissima regione del Guerà, costellata dai suoi picchi granitici e sede di alcuni dei mercati più ricchi del Ciad. Al villaggio di  Ab Toyour,  dominato dall’omonimo picco granitico conosciuto anche come “montagna degli avvoltoi” una sosta sarà d’obbligo per ammirare lo splendido paesaggio.
Nel primo pomeriggio del 30 giorno arrivo a N’Djamena. Hotel in day use per doccia. In serata volo internazionale verso l’Europa.

dicembre 2018
ARRIVO IN ITALIA

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