21/08/2016

KENYA - ETIOPIA - SUDAN

TRANSAFRICA DA CITTÂ DEL CAPO AD ALESSANDRIA. 2014 - 2016
Sesta Tappa - Da Mombasa a Khartoum - dal 22 agosto al 12 settembre 2016


La sesta tappa della TransAfrica é caratterizzata da un itinerario attraverso alcuni tra i paesaggi più remoti del Kenya e dalle popolazioni del sud dell’Etiopia che ancora hanno uno stile di vita tradizionale.

Ripartiamo da Diani (30 km a sud di Mombasa) e ci dirigiamo verso nord ovest, prima tappa il Masai Mara National Park. In questo periodo il parco accoglie un grandissimo numero di animali. Buona parte degli erbivori che avevamo visto a febbraio nella parte sud del Serengeti hanno infatti compiuto la migrazione a nord, alla ricerca di nuovi pascoli fino a giungere nel Masai Mara.

Risaliamo verso nord oltrepassiamo l’equatore e ci dirigiamo verso il laghi Bogoria e Baringo dove ritroviamo un Kenya ancora intatto e selvaggio.Il lago Bogoria é un lago salato e alcalino, e offre rifugio a un gran numero di fenicotteri rosa. E` molto scenografico, poiché inserito in una gola tra le montagne, in una zona vulcanica, tipico scenario della Rift Valley. L’altra particolarità del Lago è la presenza di geyser di acqua bollente, che rivelano la presenza di vulcani sotterranei. Proseguiamo per Lake Baringo che é un lago di acqua dolce e quindi offre alla popolazione locale una grande varietà di pesce. Possibilità di uscita in barca per vedere gli spettacolari geyser di acqua bollente, coccodrilli , ippopotami e aquile pescatrici.

Ci dirigiamo verso nord per parecchi giorni saremo in un ambiente aspro e selvaggio, raggiungiamo dapprima la località di South Horr in territorio Samburo, orgoglioso popolo seminomade, fiero delle sue tradizioni e con una lingua propria. Quando parlano di se stessi, questi antichi guerrieri si definiscono Lokop, i «padroni delle terra». Tra gli animali che allevano vi sono pure i cammelli a testimonianza dell’aridità di questo territorio.

Raggiungiamo le sponde del lago Turkana, Qui le lancette dell'orologio sembrano essersi fermate Situato ai confini settentrionali del Kenya con l'Etiopia, il lago si trova in una vasta depressione continentale caratterizzata da immani eventi geologici. Quasi tutta l'area, ma in modo particolare la zona meridionale è di una desolazione sconvolgente, con enormi distese di roccia lavica da cui spuntano isolate e sparute acacie. E' qui che troviamo i vulcani Teleki e Nabuyaton "lo stomaco d'elefante" dei Turkana.Lungo 257 km e largo all'incirca 31 km il Turkana più che un lago, è quasi un mare interno; l'elevata evaporazione e la siccità in questi ultimi secoli ne stanno modificando i tratti. Unico affluente del logo é il fiume Omo che dall'Etiopia riversa enormi quantità di limo e sedimenti. Altissima è l'alcalinità delle acque dovuta ad una forte percentuale di carbonato di sodio. Diverse le interpretazioni e gli appellativi con cui è conosciuto: Mare di giada, lago degli inganni, ma quello che appare univoco è l'idea di trovarsi in un'Africa ancora autentica, pura e quasi intatta, un luogo per certi versi ancestrale.

Lasciato il lago Turkana entriamo in Etiopia, siamo nella valle dell’Omo, a tratti lungo l’omonimo fiume, in un territorio aspro e ricco di popolazioni (Hammer , Mursi ecc. ) che grazie al loro isolamento hanno potuto conservare il loro stile di vita tradizionale. Proseguiamo verso nord verso la regione di Gambela, siamo sempre in un contesto di natura rigogliosa e popolazioni che conducono uno stile di vita tradizionale. Giungiamo al confine con il Sudan, siamo lungo le pianure che ci portano a Khartoum, destinazione finale di questa tappa.

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